Dopo il ritorno dall’Italia per Bella (Kristen Stewart) si avvicina la festa di diploma termine ultimo designato per essere trasformata da Edward (Robert Pattinson), che in cambio gli chiede di diventare sua moglie, la ragazza accetterà ancora convinta che solo il dono oscuro potrà rendere il suo amore per Edward eterno.
Nel frattempo il legame con Jacob (Taylor Lautner) che sembrava ormai compromesso a causa della sua frequentazione con il clan dei Cullen, acerrimi nemici dei mutaforma guardiani della riserva, sembra invece ancora forte e il riavvicinarsi dei due scatenerà la gelosia di Edward che diventerà iperprotettivo verso Bella.
Anche il padre di Bella sembra nutrire dei dubbi sulla storia d’amore che lega sua figlia al giovane Cullen e farà in modo che Bella passi più tempo possibile con Jacob, nel frattempo a Seattle una squadra di vampiri va formandosi grazie agli sforzi di Victoria (Bryce Dallas Howard) e del suo nuovo compagno Riley (Xavier Samuel).
Victoria ha intenzione di guidare il suo piccolo esercito di neonati contro i Cullen con lo scopo ultimo di uccidere Bella, per la vampira unica vera responsabile della morte del suo compagno James. Il pericolo imminente che incombe su Bella avrà l’effetto di unire vampiri e mutaforma in una temporanea alleanza che culminerà in una furiosa battaglia finale, al termine della quale Bella deciderà se scegliere una vita da essere umano con Jacob o da vampiro con Edward.
Finalmente approda nelle sale il tanto atteso Eclipse, terzo e penultimo capitolo della saga vampire-romance di Stephenie Meyer e cambiato per la terza volta il regista, stavolta tocca al David Slade dell’horror 30 giorni di buio, ci troviamo di fronte al capitolo più debole della trilogia con una regia piatta e una messinscena non all’altezza dei capitoli precedenti.
Il film di Slade non funziona ne nella parte prettamente action, molto pubblicizzata e che avrebbe dovuto essere il punto di forza di questo episodio, ne in quella romance, cuore dell’operazione e anima dei romanzi originali.
Il tanto decantato triangolo amoroso e il dilemma di Bella tra il bel mutaforma e il tenebroso vampiro non hanno ragion d’essere, sin dall’inizio è solo Jacob a creare dubbi e a cercare di convincere Bella e noi spettatori che lui è la giusta alternativa ad una non-vita in balia della sete oscura, Bella sa esattamente cosa vuole e il dubbio che lo script vorrebbe insinuare, sciorinando un bacio assolutamente pretestuoso tra Bella e Jacob di una debolezza della ragazza verso il presunto terzo incomodo sono davvero poco credibili.
La diatriba tra l’Otello Edward e il rassicurante Jacob si limita a qualche sguardo torvo e velata minaccia, sin dalle prime sequenze si capisce che finirà tutto a taralucci e vino compresa la secolare rivalità tra mutaforma e freddi che verrà accantonata in men che non si dica per difendere un essere umano intenzionato a trasformarsi in un vampiro per amore, insomma alla faccia delle tradizioni e della coerenza.
In Eclipse c’è uno spreco di talenti davvero imperdonabile, la Stewart che tenta per tutto il film di traviare il povero Pattinson che difende strenuamente la sua purezza, Lautner perennemente corrucciato impegnato a sfoggiare bicipiti ed addominali, la new entry Bryce Dallas Howard poco più che un’ombra per l’intero film per poi uscire di scena in maniera imbarazzante nel finale e infine Dakota Fanning che con i suoi Volturi spunta, come nel secondo film, poco prima dei titoli di coda per un’intervento che definire superfluo è un eufemismo.
Concludiamo con le sequenze action, poche e mal gestite, Slade che aveva parlato di uno scontro finale che avrebbe ricordato le epiche battaglie de Il signore degli Anelli si è lasciato un tantinello prendere la mano, quello a cui si assiste è uno scialbo incrocio tra una partita di football americano con tanto di placcaggi e qualche acrobazia alla Matrix, il tutto tanto innocuo quanto poco coinvolgente, magari Slade avrebbe dovuto riguardarsi la sequenza della partita di baseball presente nel primo capitolo diretto dalla Hardwicke.
Insomma Eclipse delude su tutta la linea, inferiore nella parte prettamente romance al più suggestivo New Moon e inferiore per dinamicità al primo capitolo che alla fine dei conti si dimostra sino ad ora il migliore della serie. Non resta che attendere il quarto ed ultimo capitolo Breaking Dawn, sperando che la divisione in due film non allunghi troppo il brodo e che il regista Bill Condon riporti la serie a livelli perlomeno accettabili.