Gordon Brewer (Arnold Schwarzenegger) è un veterano del corpo dei vigili del fuoco di Los Angeles che assiste impotente ad un attentato in cui un autobomba dilania moglie e figlioletto di fronte ai suoi occhi, ma il problema per l’uomo non sarà la dolorosa elaborazione del lutto, ma il comportamento di governo e autorità che lo informeranno che l’attentatore conosciuto come Il lupo la farà franca.
Danni collaterali, così FBI e CIA considerano moglie e figlio di Brewer che decide di partire per una spedizione punitiva in solitaria nel bel mezzo della giungla Colombiana a caccia del famigerato terrorista/guerrigliero.
Pur avendo pianificato la sua visita in Sudamerica, Brewer si scontrerà con un ambiente selvaggio ed ostile e con un governo che combatte contro corruzione e trafficanti di droga, qui finito in cella estorcerà prima la collaborazione di un americano e una volta uscito anche della moglie de Il Lupo, la bella Selena (Francesca Neri), Brewer porterà quest’ultima e il figlio adottivo di lei in America, perchè collabori alla cattura del pericoloso terrorista.
Schwarzenegger si da al revenge-movie, vendetta e azione in questo discreto action-movie dall’aria un pò plastificata, ma che non manca di pregi a partire da un’ambientazione azzeccata e una confezione patinata, ma che il Regista Andrew Davis, nel curriculum il thriller Il fuggitivo e l’action Trappola in alto mare, rende intrigante grazie ad una fotografia molto curata.
Lo script è quanto di più prevedibile e scontato si possa trovare, anche il finale non sorprende, nonostante Davis si ingegni mirando al colpo di scena, ma chiunque abbia un minimo di esperienza nel genere arriverà molto presto alla conclusione, con buona pace dei volenterosi sceneggiatori.
Il film viaggia sul banale ma non brutto, Francesca Neri sembra un tantinello a disagio, John Turturro fa il suo dovere, Schwarzenegger digrigna denti e mostra il volitivo mascellone come da copione, c’è aria di eroe in disarmo, infatti l’attore lascerà la carriera cinematografica l’anno dopo, regalandoci l’ultima incarnazione del suo Terminator nel discutinbile Terminator 3-Le macchine ribelli.
Danni collaterali rimane un discreto action superiore a molte ciofeche direct-to-video in giro per gli scaffali delle videoteche nostrane, quindi merita per gli amanti del genere almeno una visione, anche considerando che è una delle ultime apparizioni cinematografiche del futuro Governatore della California.