Il losco Tyler Jackson (Dwight Yoakam) ha la pessima abitudine di espropriare al popolo messicano le loro terre e nel caso ucciderli, tutto per conto di un grosso istituto bancario che preme per costruire una ferrovia nella zona, ma il nostro Tyler presto avrà a che fare con due seducenti rapinatrici che in puro stile Robin Hood, o Zorro visto che siamo in Messico, prenderanno di mira proprio la banca del ricco malfattore.
Le due bandidas in questione sono Maria Alvarez ( Penelope Cruz) e Sara Sandoval (Salma Hayek), la prima orgogliosa contadina a cui viene ucciso il padre, la seconda viziata figlia di un banchiere messicano assassinato in strane circostanze. Le due hanno ben poco in comune, le unirà la voglia di vendicare i rispettivi padri e il popolo messicano vessato dalle banche.
Le loro imprese ben presto attireranno l’attenzione delle autorità che invieranno in aiuto di Tyler l’ispettore Quentin (Steve Zahn) esperto crimiologo a cui verrà chiesto di acciuffare le due belle canaglie, ma l’uomo, partito con tutti i buoni propositi del caso, finirà tra le grinfie delle due bellezze e si lascerà convincere a schierarsi con loro.
Bandidas ha nelle due belle e volitive protagoniste e in una sceneggiatura curata da Luc Besson il maggior punto di forza, perchè il film nella sua totalità rimane un’anomalo western-protofemminista che lascia un pò perplessi nonostante la notevole e accurata messinscena.
Ben lungi dall’essere memorabile, Bandidas si assesta sul divertente, ma non troppo, l’eccessivo innesto di inserti comici e la notevole avvenenza delle due protagoniste rende la storia un pò flebile dal punto di vista del realismo, troppi corpetti e giarrettiere per un genere nato e concepito per raccontare un universo prettamente virato al maschile.
Non fraintediamoci, lunga vita alle eroine alla Tomb Raider, ma qui il contesto stride con la presunta capacità delle due di salvarsi da situzioni critiche con escamotage da fumetto rosa. Bandidas resta un divertente fumettone al femminile che gioca con il western parodiandolo e giocandoci forse un pò troppo, rendendo cosi tutta l’operazione simpatica, ammiccante e a tratti coinvolgente, ma ben lungi dall’essere memorabile.