L’arbitro, recensione

Due squadre rivali si danno battaglia in un campionato destinato a passare alla storia. Nel contempo, un distinto direttore di gara sta vivendo in pieno la sua parabola ascendente. Ma, per tutti, il baratro è a un passo. Basta fare un errore, cadere negli inferi della corruzione, per perdere quanto guadagnato. C’era una volta il calcio e “L’arbitro”, opera prima di Paolo Zucca, vuole ricordarlo così.

The zero theorem, recensione

Pochi azzardi tecnologici, seppur significativi, molta sostanza e molta lungimiranza. Gli attori sono ‘originali’ nel loro modo di condurre i personaggi fino al traguardo. Esso, per quanto buio come la visione di un futuro (migliore), è costernato da successi e capacità di riuscire a imporsi. Prova ne è che “The zero theorem” convince, malgrado sia stato girato con pochi soldi.

Pretty Princess, recensione

Mia (Anne Hathaway) è un’adolescente come tante con la sindrome del brutto anatroccolo, sogni di popolarità nel cassetto e un’amore non ricambiato per un ragazzo che sembra non considerarla affatto, … Leggi il resto

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